Sant’Opolo

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Dati aggiuntivi

  • Difficoltà: medio
Descrizione:

Il sentiero si sviluppa tra la vegetazione mediterranea, offrendo scorci panoramici sul mare e sulla costa frastagliata. Dopo circa cento metri, si raggiunge una scalinata in pietra che introduce in un vano quadrangolare senza copertura, un tempo utilizzato come punto di sosta per i viandanti. Qui sgorga la sorgente di Sant’Opolo, da cui un getto d’acqua limpida esce da una cannella incastonata nella parete di roccia. Davanti alla fonte si trovano due grandi lavatoi in pietra, dove per secoli le donne del borgo di Capo Milazzo venivano a lavare i panni. L’ambiente, immerso in un’atmosfera senza tempo, è avvolto dai suoni della natura e dallo scorrere costante dell’acqua, che ha da sempre rappresentato una risorsa preziosa per la comunità locale.

Proseguendo lungo il percorso, si può scegliere di risalire lungo una stradina sulla destra, che si collega nuovamente alla via Bevaceto, consentendo di ritornare agevolmente al punto di partenza. La denominazione della contrada è oggetto di interesse storico: secondo il Piaggia, il toponimo deriva dalla presenza di un’antica chiesa medievale dedicata a Sant’Euplio Martire, un diacono catanese venerato sin dall’epoca paleocristiana. La chiesa, documentata anche dallo storico Perdichizzi, andò distrutta nel XVII secolo, ma il suo ricordo permane nella memoria storica della città. La sorgente di Sant’Opolo, invece, è attestata già nel XVIII secolo da una carta geografica spagnola, in cui viene descritta come “Fuente de S. Opolo es manantial que da bastante agua”, a conferma dell’importanza che questa risorsa idrica ha sempre avuto per gli abitanti del promontorio. Oggi, il sentiero di Sant’Opolo non è solo una testimonianza del passato, ma anche un prezioso itinerario per escursionisti e amanti della natura, alla scoperta di uno degli angoli più affascinanti di Milazzo.

Informazioni

Milazzo - Via Bevaceto, 40

In collaborazione con

Menadì