Baia di Sant’Antonio

Dati aggiuntivi

  • Difficoltà: facile
Descrizione:

Lungo la strada che conduce al santuario di Sant’Antonio si incontrano i ruderi della Torre Longa, un’antica torre di vedetta crollata nel 1975. Questa struttura, a pianta quadrata, venne costruita negli ultimi anni del XVI secolo su progetto dell’architetto regio Camillo Camilliani, incaricato di fortificare le coste siciliane per difenderle dagli attacchi dei corsari. La torre sorgeva su un’elevazione di roccia calcarea che lo stesso Camilliani chiamò “Punta del Campanaro”, un punto strategico da cui si poteva controllare il tratto di mare circostante. Anche durante la Seconda Guerra Mondiale, questa posizione fu considerata di grande importanza militare, tanto che nei pressi della torre venne costruita una “casamatta”, una piccola postazione difensiva in cemento armato, oggi ancora visibile e mimetizzata nella scarpata.

Nei pressi dei ruderi della Torre Longa inizia un sentiero panoramico che segue la linea della costa e conduce fino al mare, in un percorso di circa venti minuti, terminando nella suggestiva “Cala della Mattanza”. Qui si trovano gli edifici in rovina dell’antica Tonnarella di Sant’Antonino, conosciuta localmente come “a Tunnaredda”. Fondata agli inizi del XIV secolo, fu una delle sei tonnare attive a Milazzo per la pesca del tonno rosso, tradizione radicata nella cultura marinara della città. La sua attività cessò definitivamente nel 1948, segnando la fine di un’epoca per la pesca tradizionale in questa zona.

Proseguendo lungo il sentiero verso ovest, il paesaggio si apre su una vegetazione rigogliosa, tipica della macchia mediterranea, tra cui si scorgono i resti della Torre del Palombaro, chiamata popolarmente “a Turri du Palumbaru”. Questa costruzione, a differenza di quanto spesso si crede, non aveva funzioni di avvistamento come la Torre Longa, ma venne edificata nel 1895 come residenza estiva di Francesco D’Amico. Il progetto fu curato dall’ingegnere Pasquale Mallandrino, che adottò un’architettura neogotica con una pianta ottagonale, un elemento distintivo rispetto alle torri difensive del territorio. La torre si affaccia sulla baia sottostante, che un tempo era conosciuta come “Baia del Colombaio”, nome che richiama l’antica presenza di colombe selvatiche nella zona. Nei pressi della torre è stata allestita una piccola area attrezzata con tavoli e panchine in legno, da cui è possibile ammirare uno spettacolare panorama sul mare e sulle scogliere circostanti.

Oltrepassata la Torre del Palombaro, un ripido viottolo conduce a un luogo incantato: un piccolo arco naturale di roccia calcarea introduce a una piscina naturale nascosta, accessibile anche attraverso un suggestivo passaggio subacqueo. Questo angolo incontaminato rappresenta una delle meraviglie meno conosciute di Capo Milazzo, ideale per chi cerca un’esperienza a stretto contatto con la natura. La Torre del Palombaro segna il termine del sentiero, ma anziché tornare sui propri passi, si può scegliere di risalire lungo un breve tratto sulla destra che si collega con il “percorso naturalistico di Punta Messinese”, consentendo di chiudere l’itinerario ad anello e ritornare al punto di partenza.

Oltre al fascino paesaggistico, quest’area conserva testimonianze storiche di grande interesse. Nel 1846, un gruppo di naturalisti francesi, impegnati in studi geologici e paleontologici a Capo Milazzo, fece una scoperta documentata sulla rivista scientifica “Revue des Deux Mondes”. Osservarono che lungo la costa, incastonati tra gli scogli a ridosso del mare, vi erano frammenti di cocci, mattoni e vasellame antico. Questi reperti, ancora oggi visibili nei pressi della Torre del Palombaro, suggeriscono l’esistenza di un antico approdo, probabilmente realizzato con una tecnica che prevedeva l’uso di malta idraulica mescolata a pietre locali e scarti in terracotta. Questa scoperta, insieme ad altri ritrovamenti archeologici nella zona, rafforza l’idea che Capo Milazzo fosse un punto di riferimento importante per le attività marittime e commerciali sin dall’antichità.

Informazioni

Milazzo - Via Sant'Antonio, 12

In collaborazione con

Menadì